Presso SpazioPiù, in via del Santuario 156 a Pescara ci sarà la mostra di Amnesty International realizzata per dire no alla pena di morte dal titolo “La Camera Scura”. Tra i testimonial troviamo GIULIA MICHELINI, l’appuntamento rientra nell’ambito del progetto “Sono contro la pena di morte perché…” della Sezione Italiana di Amnesty International. La mostra vuole creare consapevolezza sulla brutalità della pena di morte coinvolgendo testimonial del mondo dell’arte e dello spettacolo e utilizzando diverse forme di espressione come la fotografia, il disegno, il racconto. Ne “La camera scura”, il filo conduttore è lo stencil, una tecnica molto familiare tra i giovani, riconoscibile e di grande impatto visivo: disegni stilizzati, realizzati tramite una semplice maschera di cartone e una bomboletta spray. Ogni scatto della mostra ritrae un testimonial che interpreta un condannato a morte raccontando – attraverso uno stencil posto sul muro della cella – una storia, affrontando un aspetto specifico legato alla pena capitale associato a un caso seguito da Amnesty International. Mani enormi che reggono le catene del malato mentale, vigili del fuoco pronti a spegnere le fiamme sprigionate dalla sedia elettrica, un condannato a morte che diventa bersaglio in attesa del proiettile che porrà fine alla sua vita. Lo stencil è il veicolo per il messaggio di Amnesty International sulla crudeltà della pena di morte e il testimonial diviene volto e corpo del prigioniero rinchiuso nella camera scura. Le fotografie sono di Angelo Di Pietro e la direzione artistica del progetto è di Mario Vaglio. I 13 artisti, attrici e attori, che posano nelle 12 fotografie de “La camera scura”, sostenendo la campagna contro la pena di morte nel mondo, sono Luca Argentero, Giulia Bevilacqua, Carolina Crescentini, Sabrina Impacciatore, Peppino Mazzotta, Giulia Michelini, Ana Caterina Morariu, Filippo Nigro, Lara Okwe, Vittorio Emanuele Propizio, Primo Reggiani, Dino Santoro e Gianmarco Tognazzi. “La camera scura” è stata realizzata grazie alla speciale collaborazione dello IED – Istituto Europeo di Design di Roma, con il contributo della Regione Toscana, della Regione Campania e dell’Unione Europea. INFO – L’ingresso è libero, per informazioni è possibile contattare i numeri 085/6921231 e 320/4428104. Dodici fotografie. Tredici attrici e attori che posano per Amnesty International, sostenendo la campagna contro la pena di morte nel mondo. È “La camera scura”, una mostra fotografica realizzata nell'ambito del progetto “Sono contro la pena di morte perché...” della Sezione italiana di Amnesty International. I fratelli Vanzina puntano sull'estate con la loro nuova commedia: Torno indietro e cambio vita, prodotta da Cattleya con Rai Cinema, che vede nel cast Giulia Michelini, uscirà il 18 giugno, distribuita da 01. "I nostri autori non vogliono uscire nei mesi caldi, quando, secondo loro, la gente è tutta al mare - spiegano i fratelli Vanzina -. Questa è una visione vecchia che non tiene conto dei cambiamenti avvenuti nella nostra società". Il Bosco racconta la storia di Nina Ferrari (Giulia Michelini), una giovane psicologa che, dopo molto tempo, torna nel piccolo centro dove è nata, per insegnare all’università. Vent’anni prima, la madre Cecilia l’ha abbandonata e Nina vuole dare una motivazione a quel gesto che l’ha segnata profondamente. Il ritorno a casa e la misteriosa morte di una sua studentessa riaprirà la ferita. Nina inizierà così un’indagine personale per scoprire la verità, aiutata da due uomini. Il primo è Alex Corso (Claudio Gioè), ex pugile appena uscito di prigione perché accusato di aver ucciso la sua fidanzata vent’anni prima, il secondo è l’ispettore Damiani (Andrea Sartoretti) che non si fida di Alex e, complice anche l’attrazione che prova per Nina, vuole cercare di proteggerla. Cosa lega, in quella cittadina apparentemente tranquilla, i recenti fatti di cronaca con i misteri di vent’anni prima? Dopo il grande successo della prima puntata della nuova fiction di Canale 5, Il Bosco, in molti si sono chiesti dove fosse stata girata; anche perché le ambientazioni in questo thriller psicologico, hanno un ruolo molto importante.
|